giovedì 28 marzo 2024
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TRAVEL PASS DIGITALE - Passaporto sanitario di vaccinazione per facilitare la ripresa del turismo

Giovanni Bastianelli, direttore ENIT Agenzia Nazionale del Turismo, spiega l'idea

TRAVEL PASS DIGITALE - Passaporto sanitario di vaccinazione per facilitare la ripresa del turismo

Olbia - 20 gennaio 2021 

L'Unione Europea inizia a ragionare sul Passaporto digitale per favorire la ripresa del turismo internazionale. L'idea parte dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis che ha proposto di introdurre i passaporti del vaccino Covid per consentire alle persone che hanno ricevuto il vaccino contro il coronavirus di viaggiare liberamente per l'Unione europea. La questione passa adesso in discussione sui banchi dell'UE.

"Si tratta di misure al vaglio dei governi, auspichiamo soluzioni condivise" spiega Giovanni Bastianelli, direttore dell'ENIT, che in un'intervista guarda già oltre alla pandemia e al futuro di un'industria, quella turistica, che giocherà un ruolo chiave per la ripartenza dell'Italia in virtù del suo 13% dell'intero PIL nazionale.

Dal punto di vista di ENIT, il passaporto dei vaccinati è una soluzione intelligente per rilanciare il turismo? 

La promozione dell'Italia nel mondo non si è mai arrestata e l'appeal che il nostro paese ha come meta turistica nel mondo rimane inalterato. La pandemia ha portato forte sconvolgimento nei piani e nei progetti del comparto turistico ed ha costretto gli operatori e gli addetti ai lavori a riprogettare diverse strategie e nuove strade. ma l'Italia resta innegabilmente una destinazione top of mind. Il Belpaese resta una destinazione top of mind, dimostrato anche le ricerche e le mentions sui social dove l'Italia risulta tra le parole più ricercate.

E' inoltre leader assoluta nel turismo mondiale a lungo raggio con il 25% del movimento turistico che proviene da fuori Europa, pagando così molto caro il blocco dei voli dai Paesi long haul. Per questo Enit sta rafforzando la posizione dell'Italia con un'operazione di mantenimento del brand attraverso operazioni mirate di marketing.

Come ripartirà il turismo dopo la pandemia?

La sinergia sarà la sfida del futuro. L'Italia continua a dare prova di resilienza, versatilità, nonché creatività, soprattutto di riscoperta di se stessa. Una rinnovata capacità di mettersi in gioco con una propensione ai processi di modernizzazione e supporto tecnologico. Enit ha avviato campagne mirate con strategie che puntano ad una redistribuzione del carico antropico, prendendo in considerazione i fattori stagione e mete. L'obiettivo è ampliare la durata della stagione turistica su quelle aree costiere che vivono di un flusso troppo concentrato in pochi mesi dell'anno e, contemporaneamente, valorizzare e sviluppare aree e territori meno noti, anche con la creazione di pacchetti turistici attrattivi e comprensivi di trasporti e servizi. Una delle strategie praticate da ENIT è lavorare sui tematismi, sulla creazione di eventi multisegmento e multisensoriali nonché sull'ampliamento degli orari di accesso di musei e luoghi d'arte agevolando la creazione di diverse fasce orarie per ogni tipologia di utenza, investendo anche sul merchandising per incentivare un senso di appartenenza.

Bene, ma no può bastare. Quali nuove strade ENIT intende percorrere per mantenere l'Italia come prestigiosa destinazione turistica?

L'attività di networking internazionale condotta da Enit tra istituzioni, enti, pmi e operatori del settore mira proprio ad implementare indirizzare e aggiornare le modalità di creazione e promozione dell'offerta turistica. Abbiamo realizzato oltre 30 campagne marketing, almeno una per ogni Paese con sede Enit nel mondo, abbiamo lanciato e implementato una app gratuita per smartphone che regala emozioni virtuali perchè possano essere trasformati in realtà. La ripartenza ci vede impegnati con una campagna di comunicazione b2c iniziata da pochi giorni che, di concerto con il Mibact, privilegia i canali digitali, sia sul mercato domestico che sui mercati internazionali. Le attività di digital PR, attraverso una rete di influencer individuati a livello internazionale, consentiranno di veicolare con maggiore efficacia e profondità la nostra narrazione.

Quali sono le tendenze del turismo post pandemia?

Erano state avviate già in precedenza campagne mirate di nicchia, come il turismo slow, il turismo attivo e sportivo, il viaggio multigenerazionale con la propria famiglia e con gli amici, ma anche i viaggi esclusivi. La sfida sarà quella di rendere stabili le forme di servizi collaborativi anche rendendoli maggiormente fruibili alle fasce solitamente meno attente al dibattito sulla collaborazione tra enti locali e cittadini. La ricerca di sicurezza e spazi porterà a nuove forme di condivisione. Città legate solo al turismo internazionale dovranno orientarsi sulla fidelizzazione di quello domestico per accelerare prospettive di ripresa parossistiche portate fino al 2022.


  • Il digitale è diventato anche un incentivo per incrementare l’interesse degli utenti verso nuove forme finora scarsamente esplorate di esperienza culturale, come visite guidate virtuali ai musei, reading, rappresentazioni teatrali o concerti online.
  • Ben vengano inoltre campagne con il coinvolgimento attivo di personaggi famosi ma anche dei cittadini con i loro racconti e il loro storytelling social.
  • Il turismo culturale deve diventare anche pop e creare una rete che dia vita ad un circuito che coinvolga tutti i poli museali magari con biglietti unici, con offerte all inclusive che comprendano più siti e ingenerino collegamenti multisegmento in modo da animare i poli culturali con visite interattive che calino il messaggio culturale nell'attualità.
  • Il turismo va ricalibrato intrecciando percorsi sensoriali e con l'innovazione.

Enit si dice consapevole del valore dell'Italia e di quanto possa offrire la Penisola e punta già da tempo ad una promozione sempre più capillare, in grado di coniugare la sostenibilità con la qualità grazie allo stile di vita italiano. E' stata rafforzata anche la presenza in Cina con l'apertura della sede di Shangai e continua la valorizzazione dell'Italia attraverso le 28 sedi nel mondo.

In tema vaccinazione anche alcune categorie di professionisti sono sollecitate ad effettuarla, tra queste i giornalisti in virtù dell'attività che sono chiamati a svolgere e degli spostamenti che caratterizzano la professione. 

di Roberto Rossi



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